La festa della Misericordia, evento ormai irrinunciabile per i fornacettesi, è cominciata sotto i migliori auspici. Quest’anno gli eventi sono più sobri e durante i giorni feriali non verranno organizzate serate di spettacolo. La scelta è stata fatta per favorire la contestuale festa per la Madonna del Buon Consiglio, ma questo non significa che il programma sarà meno interessante! Tra le novità più succulente di questa edizione, la possibilità di mangiare anche la pizza, oltre gli altri piatti e l’animazione per i bambini che si svolgerà per tutte le serate dalle 20 all’inizio degli spettacoli. I frati caldi dopo cena saranno invece un must, come ogni anno.
La festa ha preso ufficialmente il via venerdì 5 settembre con la prima serata del Cantafestival, giunto quest’anno alla sua XVIII° edizione. La finale è stata disputata domenica 7 ed ha visto la vittoria di Chantal Cupidi, ballerina 26enne di Santa maria a Monte che canta da soli 6 mesi.
Altro evento di punta sarà il Premio Carità e Amore, giunto alla sua XXV° edizione, che mercoledì 10 settembre sarà assegnato alla Cooperativa Ridere per Vivere – Toscana ONLUS per i sui progetti di clown-terapia portati avanti in Toscana in ospedali, scuole, centri per disabili e anziani. La Cooperativa Ridere per Vivere è nata nel 2004 e i suoi “Clown Dottori” operano per sdrammatizzare le pratiche sanitarie, mutare segno alle paure, far esprimere, gestendole, la rabbia, l’ansia e l’angoscia, regalando all’anziano o al bambino (e ai genitori che lo assistono) la gioia e la positività del riso e del divertimento. La serata avrà inizio direttamente alle 21.30 e saranno invitati il Sindaco e altre autorità politiche e religiose della zona.
Sono infine previsti appuntamenti diurni sportivi e ricreativi, come il pranzo per gli anziani (sabato 6), la cena dei Fratres, la Gimkana per i bambini o Bicincittà per chi vuole ritrovarsi, anche su due ruote. La festa si svolgerà alla sede della Misericordia dove ogni sera sarà aperta la fiera di beneficenza che proporrà i lavori creati dai ragazzi diversamente abili che frequentano i laboratori della Misericordia.