Si dichiara una “figlia del Giubileo” Claudia Koll, la nota attrice romana cui quest’anno è stato assegnato il premio “Carità e Amore” della Misericordia di Fornacette, giunto alla XXIII° edizione.
La Koll, da diversi anni, è presidente e fondatrice de “Le Opere del Padre”, un’associazione di volontariato che porta avanti numerosi progetti di aiuto in alcune diocesi bisognose dell’Africa e dell’Asia, mettendo al primo posto l’annuncio e la diffusione del messaggio della Divina Misericordia con la testimonianza di vita e con la preghiera. Dopo una vita che lei stessa definisce “dissoluta e dedicata all’esclusiva ricerca del piacere”, l’attice ha vissuto alcune esperienze dolorose che l’hanno riportata verso l’amore di Dio e verso la Chiesa.
Prima della premiazione, che si è svolta lo scorso 5 settembre durante la tradizionale festa della Misericordia, ha parlato di sé e della sua straordinaria conversione. “Tutto è cominiciato poco dopo aver varcato la Porta Santa di San Pietro 12 anni fa” racconta ad un pubblico numeroso ed attento. “Avevo accompagnato un’amica, ma solo per cortesia poiché la mia vita, allora, era molto distante dalla Chiesa e dalla fede. Ma quel gesto dev’essere stato notato da Dio, perché nei mesi e negli anni successivi la mia vita è cambiata”. L’attrice racconta come il Signore l’abbia ricondotta sulla Sua strada mettendola in crisi proprio nelle sue capacità professionali. “Ero in Puglia a girare un film e la scena prevedeva che mi venisse comunicato un grave incidente avvenuto al mio compagno. Naturalmente la notizia avrebbe dovuto farmi piangere, ma stranamente, stavolta, non riuscivo a farlo in nessun modo. E fu proprio la mia coacher, che era lì per aiutarmi a migliorare la recitazione, che mi fece una domanda che mi lasciò sconvolta: “Se nella tua vita non c’è verità, come può esserci nel tuo mestiere?”. Da quel momento non riuscii più a lavorare e iniziai a riflettere sulla mia vita. Nel frattempo cominciai a frequentare una Casa Famiglia della Caritas che accoglieva ragazzi malati di Aids. Una sera capitò che andassi a trovare uno di loro e lo trovai più sofferente che mai. La malattia gli aveva tolto la possibilità di parlare, per cui comunicava solo con gli occhi. Mi guardò intensamente e capii che non gli restava molto tempo. Lessi il terrore nel suo sguardo e l’unica cosa che riuscii a fare fu tenergli la mano, nel silenzio. Non riuscii più ad uscire da quella stanza e capii chiaramente che il Dio che andavo cercando era proprio lì davanti a me, in quel letto. Da allora il Signore mi ha guidata sulla sua strada attaverso la sofferenza”. Claudia Koll ha raccontato anche un altro episodio che l’ha segnata profondamente e ricondotta sulla strada della Fede: “Durante una meditazione ho incontrato il maligno: un’entità mi ha preso alle gambe e sentivo che voleva salire fino a stritolarmi. L’unica cosa che riuscii a fare fu prendere in mano un crocifisso che mi era stato regalato proprio pochi giorni prima e cominciare a pregare il Padre Nostro. Dopo poco sentii finalmente la pace nel mio corpo e nella mia anima”. L’attrice ha poi mostrato alcune immagini delle missioni svolte dalla sua associazione in Burundi, tra cui la “Piccola Lourdes”, un centro di accoglienza e di riabilitazione motoria per le persone diversamente abili.
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Il premio è stato consegnato dal Governatore della Misericordia Sergio Vanni, che ha ringraziato sentitamente l’attrice per l’esempio della sua associazione. “Il nostro è un piccolo premio, ma certamente dato con molto cuore” ha affermato. Era presente anche il Consigliere della Confederazione Nazionale delle Misericordie Franco Fulceri, che ha ricordato l’importanza di fare volontariato attivo. “Forse non potremo fare quanto ha fatto la Koll, ma certamente possiamo offrire un aiuto fattivo alla nostra comunità. Ricordiamoci che saremo giudicati per quanto avremo saputo amare”. E a ricordare l’importanza delle associazioni sul territorio è stato Valter Picchi, assessore provinciale all’ambiente e confratello proprio della Confraternita di Fornacette. “In questo periodo di crisi economica i bisogni non espressi sono in assoluto i peggiori. Sono proprio le associazioni come la Misericordia che possono dare un aiuto concreto in questo senso”. Ha concluso la premiazione il Sindaco Lucia Ciampi che ha invitato tutti a donare qualcosa di se stessi agli altri. “I valori di cui abbiamo parlato stasera sono certamente cristiani, ma anche universali. Dobbiamo sforzarci di tornare a vivere secondo questi modelli esemplari”.
La serata si è conclusa con la partecipazione della Corale di Santa Cecilia che aveva eseguito alcuni brani anche in apertura.